Il Teatro Sociale di Mondovì, fu realizzato nel 1851 da Giovanni Battista Gorresio; era considerato il più grande, in Piemonte, nelle città non capoluogo.


Ad oggi è ridotto in condizioni disastrose a causa dell’abbandono e degli scempi operati nel tempo. Possiamo ancora ammirarlo nel suo “decadente splendore”, in rari scatti di fotografi che si sono introdotti illegalmente nella struttura per immortalare uno dei luoghi abbandonati più affascinanti che esistano in Italia.
Il teatro fu rinnovato nel 1887 e di nuovo nel 1933 ripensandone gli interni e il design, oltre ai classici lavori di manutenzione.
Dopo l’edificazione di varie strutture analoghe e di un cinema nel cuore del borgo, il “nostro” teatro abbandonato fu usato sempre meno fino alla definitiva chiusura.
Nel 1978 il tetto è crollato a causa delle forti nevicate e da allora il complesso continua a cadere sempre più a pezzi; attualmente versa in pessime condizioni.
Si può ancora notare un grande palcoscenico in legno con un imponente arco di proscenio, decorato con modanature in gesso dipinte d’oro. Il palco si sta scheggiando e sta crollando ed è pericolosi camminarci sopra.
C’è una grande buca per l’orchestra tra il palco e l’area salotto della platea. L’area del balcone di fronte al palcoscenico, sul retro del teatro, presenta file originali di sedie imbottite rosse. La ringhiera nella parte anteriore del balcone sta cominciando a crollare da un lato, cedendo verso il livello inferiore.
Ampie aree del tetto sono crollate, sia sopra l’area di esibizione del palco che sopra le aree sotto.
Oggi è un teatro abbandonato, ma nel suo passato visse momenti di grande fama.








